“Molti anni fa il giorno della festa titolare (22 luglio) il clero di Acuto si recava processionalmente con il popolo alla chiesa di Santa Maria Maddalena, tanto cara al popolo acutino, e vi celebrava la messa solenne…” Infatti l’antichissima chiesa di Santa Maria Maddalena sorge al centro delle vigne di Acuto. Attraverso un arco a sesto acuto, su un’antica muraglia, si entra nel piazzale dinanzi la chiesa. La facciata ricorda quella di S. Sebastiano nel centro urbano di Acuto. Sul portale della chiesa sono scolpiti in pietra dei motivi ornamentali; a destra avanzi di un pellicano. L’interno della chiesa riceve luce da un rosone sulla facciata e da due finestre laterali collocate simmetricamente alla parte superiore della piccola abside. Il tetto poggia su una grossa trave sostenuta da tre capriate ed è coperto di mattoni normali, alcuni dei quali portano la data del 1601. In fondo su quattro scalini vi è un unico altare, al centro dell’abside. Un tempo debbono esservi state delle pitture, si asseriva, di qualche valore. A quanto riferisce il maestro Generale di tutta la milizia di S. Lazzaro il vicino lebbrosario fu fondato dall’arciprete Pietro in terreno proprio in epoca ignota. Lo spinse a tale gesto forse un senso di pietà verso le numerose richieste dei lebbrosi che vagavano intorno al mille per le contrade, senza assistenza, senza rimedio al terribile male e con gravi pericoli per la pubblica incolumità. Il terreno era molto adatto per la sua esposizione e per le vicine sorgenti di acque, copiose e salubri.